LA RAI SPEGNE “BRASIL”, PROGRAMMA DI MAX DE TOMASSI. OSSIA SI DÀ LA ZAPPA SUI PIEDI

Chiude così un’era brasiliana in Italia: quella della Rai e di tutti noi. Max De Tomassi, conduttore storico di “Brasil” su Radio Rai1, comunica la cessazione del programma. La prossima, sarà l’ultima puntata. Lui annuncia l’evento con queste parole:

“Carissimi amici di Brasil,

dopo 17 anni di messa in onda ininterrotta, dal 2001 al 2017, e dopo esser diventato uno dei programmi più antichi e di successo di Radio1 Rai, la nuova direzione chiede a “Brasil” di concedersi un periodo di pausa. Sarò coinvolto in un altro progetto musicale di Radio1 e mi auguro che questo nuovo corso sia di vostro gradimento e che possa crescere e ricevere consensi.

Vorrei ringraziare innanzitutto la Rai, per avermi concesso l’opportunità di continuare questo cammino insieme, con la stessa missione di sempre: divulgare la musica di qualità che ancora sorprenda positivamente e crei emozioni.

Vorrei ringraziare anche voi, miei cari e preziosi radioascoltatori, che avete permesso a “Brasil” di diventare grande, con la speranza che presto, possa tornare e farsi ascoltare su queste frequenze.

Vorrei ringraziare la “mia” squadra: dal curatore Danilo Gionta, colonna portante del programma e ormai appassionato di Brasile, ai tecnici e registi che si sono alternati fino ad oggi la domenica notte e durante le programmazioni estive, dallo staff di Facebook a quello dei miei personali Social Network, che mi aiutano quotidianamente a promuovere contenuti di spessore, dalla mia famiglia ai miei colleghi e amici.

La prossima puntata di Brasil sarà l’ultima del 2017: vogliamo “chiudere” in allegria, perché non esiste viaggio senza ritorno”.

Io lo annuncio con queste. Ciò fa riflettere sullo stato dei palinsesti italiani, sempre meno attenti alle esigenze degli spettatori ed ascoltatori, sempre più presi a fare cassa. Quella di “Brasil”, quella di Max De Tomassi, è stata una (lunga) parentesi di qualità in mezzo a tanto parlarsi addosso, uno dei pochi programmi effettivamente amati ma nel contempo culturali, dove si è potuto apprendere molto: da parte di coloro che seguono attivamente il Brasile, e da parte di chi, proprio attraverso “Brasil”, ha potuto conoscerlo. Uno dei pochi media in grado di dare la vera informazione sul Brasile, che da tutti è stato usato per fare audience e lettori attraverso notizie massificate e falsate. Attraverso Max De Tomassi si è potuto ascoltare il Brasile così com’è e, soprattutto, viverlo. Per saperne di più, la mia intervista: https://www.rominaciuffa.com/max-de-tomassi/.

Sento di non poter dire altro, oltre ciò che ripeto in ogni mio articolo, ovunque, sulla obesità della comunicazione in Italia. Sento di dover, questa volta, per un attimo tacere (ma tornandoci in questi giorni sopra). Ascolteremo De Tomassi, e la sua attenta e definita voce – mai un errore, mai un tono di troppo – nel suo nuovo programma. Ma ci muoveremo per portare, ancora e insieme, il vero Brasile alla portata di tutti. A portata di “riomano”.

Intanto, grazie Max De Tomassi per averci insegnato con le sue parole, alla Tom Jobim e mettendolo in pratica, che “il Brasile non è per principianti”.

Romina Ciuffa