SI FACCIANO PENSIERI LUSSUOROSI. Quando passano gli anni, com’è la sessualità? O meglio, è d’uopo sentirsi in colpa o strani o meno innamorati perché i rapporti sessuali non sono più come una volta? Questo accade a tutte le coppie ed è totalmente normale. L’uomo per selezione naturale a un certo punto dovrebbe andare a caccia, una volta che ha messo incinta la partner dovrebbe continuare la sua opera di procreazione, secondo il darwinismo; la donna dovrebbe fare la mamma e, fino a che è in tempo continuare a procreare, biologicamente ciò termina verso i quarant’anni. La Chiesa ha preso questi orari biologici e li ha resi un credo, imponendo così che ogni atto sessuale sia fatto ai fini della riproduzione e bandendo ogni altro tipo di sessualità, anche nelle righe del proprio feudo nel quale però ciò non rispettato, essendo molto comuni e noti gli atti omosessuali fra soggetti ecclesiastici di ogni tipo e livello.
La risposta è: sì, è normale che a un certo punto rapporti diventino occasionali e ci sia meno voglia di rapportarsi all’altro e con l’altro. Gli uomini in questo caso spesso e volentieri tradiscono, le donne possono tradire, la maggior parte finirà per guardare il soffitto e passare il tempo in altro modo ma con un groppo alla gola, con la noia esistenziale, con l’autostima crollata. Quando c’è amore a questo potrebbe ovviarsi, ma nelle coppie datate (anche solo un decennio è sufficiente per invecchiare enormemente la coppia, soprattutto quando non v’è un progetto più amplio, come l’avere dei figli) è assai naturale che il sesso divenga quasi un tabù e non solo non si faccia più ma anche non se ne parli più.
Chi ha più prudenza l’adoperi: tale problema porterà senza dubbio alcuno al tradimento di una delle due parti e ancor più spesso, con o senza tradimento, alla fine della coppia. È necessario mettere subito nero su bianco e parlare dell’assenza di sesso, provare ad aggiungerlo nuovamente, non fare finta di niente come è d’uso fare. Se possibile, economicamente e mentalmente, si può ricorrere a uno psicoterapeuta di supporto, ma non è obbligatorio. Ciò che è obbligatorio, invece, è prendere atto dell’assenza di amore sessuale, della discesa del tatto negli inferi, della “fratellizzazione” della coppia, e tornare a toccarsi senza dire più a se stessi: “Mi sembra di stare con mia sorella”. Non è così, ci si impegni, si facciano pensieri lussuriosi. L’amore sessuato non è una bazzecola, deve essere sempre presente, se ne deve parlare, si deve fare, deve coesistere, senza vergogna; il non sesso è la prima causa di fine di una storia, non lasciamoci confondere dai ragazzini che girano per casa.
Romina Ciuffa, 26 aprile 2025
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