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SUL PEZZO

L’AMANTE IMPAURITO DEVE PARLARE

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L’AMANTE IMPAURITO DEVE PARLARE. Quando divampa un incendio, le cicale cessano di frinire e di riprodursi. Così l’amante impaurito che scivola nella paura dopo un incendio d’amore cessa le proprie attività principali, il disagio può essere tale da trasformarsi in panico e impedire di compiere le azioni basiche, da un episodio possono derivarne altri, e in molti casi è facile che, se la causa non venga rimossa, si configuri un vero e proprio disturbo da panico, in grado di rendere la vita impossibile. Non è un caso raro, quello in cui dalle incomprensioni amorose emerga una patologia più grave nella coppia, un disagio che da poca cosa diviene solstizio di inverno, insormontabile ostacolo che arreca danni inimmaginabili. L’incomprensione qui può prendere due strade: la prima, un ulteriore allontanamento fino alla decisione di sospendere o terminare la storia; la seconda, un riavvicinamento e, nei casi migliori, l’interruzione dei sintomi negativi.

Certo è che se la paura inizialmente può essere complice, in quanto sottolinea ciò che nel rapporto non va e invita la coppia ad affrontare il problema perché non si inasprisca, successivamente, ingrossata e trasformatasi in altra bestia, diviene una nemica dalla forma maestosa di un incontrollabile panico che si presenta in momenti imprevedibili e senza apparente ragione. È qui che la comunicazione perfetta è necessaria, che i due partner devono saper controllare i propri linguaggi e sconfinare in un paralinguaggio che sia di tenerezza ed affidabilità ma, soprattutto, garantire fiducia perché chi soffre di quelle paure non sia anche sobillato di un senso di colpa e di terrore per lo stesso fatto di soffrire di paura, consapevole di rovinare la relazione e attribuendo a se stesso una responsabilità che è di entrambi, se è vero che una coppia è l’insieme di due. È nella depressione, nel panico, nel dolore che la coppia, o la parte della stessa che resiste ed è in questa circostanza più forte, deve farsi forte perché è proprio ora che si verifica quel momento di cattiva sorte che è invocato quando i due si giurano amore eterno – il quale sappiamo non essere del tutto possibile ma, almeno, che sia perseguibile. Se l’amore è incompreso, se le parole non hanno più valore a causa delle interpretazioni, se il senso del tutto è mistificato, i due sono divenuti altro e, perché la paura cessi e con essa i malintesi, o si riporta tutto per iscritto o la volatilità delle conversazioni si trasmette al rapporto, ed è il caso che esso stesso si volatilizzi.

La comunicazione diviene, ora ma sempre, la chiave d’oro di una relazione, in grado di aprirla e di chiuderla. Non c’è rapporto che non debba tessere nella propria tela parole importanti, comprensibili, efficaci; sono queste ed il loro effetto che propagano l’amore consapevole e potenzialmente eterno. A qualunque punto sia la relazione, in qualunque momento, nel bene e nel male, se si aggiunge comunicazione efficace il dado è tratto, tutti i problemi sono risolti. Spesso della comunicazione bisogna comunicare, bisogna farne metacomunicazione quando i due partner non seguono facilmente lo stesso linguaggio; dopo tale accorgimento e sebbene con più fatica di altri, anche la coppia più difficile riuscirà a controllare il tempo e l’amore. L’amante impaurito è chiamato a comunicare e a chiedere comunicazione, sperando che dall’altro lato gli sia data; solo così potrà smettere di avere paura dell’altro e tornare ad amarlo facilmente.

Romina Ciuffa, 25 aprile 2025

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